Tappa al nuovo museo della Tonnara, all’Ossario di Campu Perdu sull’isola dell’Asinara e inaugurazione di una stele commemorativa a Cala Reale.
Stintino 7 maggio 2016 – Sarà il Presidente della Repubblica ungherese a inaugurare il 17 maggio la stele commemorativa che sarà installata sull’isola dell’Asinara, in prossimità della piccola cappella austro-ungarica di Cala Reale. La conferma della visita di Janos Ader è arrivata nei giorni scorsi e a Stintino fervono i preparativi per l’importante visita. Per l’occasione, il sindaco Antonio Diana ha esteso l’invito a partecipare agli incontri ai sindaci della rete metropolitana.
Il monumento, alla realizzazione del quale hanno lavorato alcuni artisti ungheresi, è stato installato nei giorni scorsi a Cala Reale. L’opera riproduce una parte del “piccolo blasone d’Ungheria” che è anche presente nella bandiera nazionale ungherese.
La visita del Presidente della Repubblica di Ungheria si inserisce all’interno del progetto “commemorazioni di pace” che vede impegnati nella valorizzazione della memoria storica dell’isola dell’Asinara il Comune di Stintino, capofila dell’iniziativa, il Comune di Porto Torres, il Parco nazionale dell’Asinara e l’Università di Sassari.
Un progetto nel quale il Comune di Stintino crede fermamente e un esempio sono i due convegni storici e culturali a carattere internazionale, organizzati negli ultimi due anni dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Diana.
L’isola dell’Asinara tra il 1915 e il 1916 fu il teatro di episodi dolorosi. La prima guerra mondiale segnò l’Europa e il mondo, con un numero elevato di morti, e sconvolse l’aspetto del Vecchio Continente. La Sardegna non fu toccata direttamente dalla Grande Guerra ma ospitò uno degli episodi più tristi di quel periodo. Una vicenda che è ancora poco nota a molti e che si svolse appunto sull’isola dell’Asinara dove, tra Fornelli e Cala Reale sino all’estrema punta nord dell’isola, furono allestiti campi di profughi serbi e di prigionieri di guerra austro-ungarici. Sull’isola ne arrivarono circa 27mila. Qui morirono a migliaia, decimati dalle malattie, e i loro resti riposano nell’ossario realizzato a Campu Perdu, nei pressi di Cala Reale.
Durante il suo viaggio, il Presidente Janos Ader visiterà Stintino, con tappa al nuovo museo della Tonnara dove sarà inaugurata la mostra storico-scientifica “Vita e morte dei prigionieri austro-ungarici sull’isola dell’Asinara (1915-1916) – una crisi umanitaria”.
È previsto il trasferimento sull’isola dell’Asinara, quindi una prima tappa a Cala Reale, alla cappella austro-ungarica e alla stele commemorativa. Un passaggio al cimitero storico di Campo Faro e poi la visita all’Ossario di Campu Perdu, dove sono raccolti i resti dei prigionieri deceduti durante la prigionia sull’isola dell’Asinara. La visita al sito di Tumbarino chiuderà il viaggio sull’isola.
Dall’Asinara un messaggio di pace: a Stintino e all’isola parco la visita del Presidente della Repubblica di Ungheria Janos Ader.
Stintino (SS), 16 Mag 2016 – Una occasione per valorizzare la memoria storica di un popolo e quella di un’isola, l’Asinara che, come la Sardegna, lontana dalle battaglie che si combattevano in Europa durante il primo conflitto mondiale, fu protagonista suo malgrado di episodi dolorosi. Una parte di storia della Grande Guerra forse ancora poco conosciuta e che vide uomini, di nazionalità diverse, condotti sull’Asinara con profughi o prigionieri. Tra questi anche tanti ungheresi. E l’incontro di oggi, prima a Stintino e poi sull’isola parco, del Presidente della Repubblica di Ungheria Janos Ader, ha voluto rappresentare l’occasione per ricordare quanti da quei campi di prigionia non fecero più ritorno. Per settemila fu un viaggio di sola andata.
“Per anni il segreto dell’Asinara è rimasto custodito nelle tombe costruite sull’isola – ha detto il presidente della Repubblica ungherese Janos Ader -. La guerra ha rappresentato una minaccia per le viarie comunità. E fu grande la cecità che portò milioni di persone ad andare in guerra perché qualcuno non aveva capito che la guerra non è grandiosa ma orribile”. Alla fine del Conflitto tra i magiari si contarono oltre 1 milione di perdite.
“Abbiamo voluto portare avanti una ricerca storico-scientifica – ha detto il sindaco di Stintino Antonio Diana – per far conoscere cosa avvenne in quel periodo, tra il 1915 e il 1916, sull’isola dell’Asinara. Un episodio poco conosciuto quello che vide arrivare sull’isola oltre 27.000 persone, tra profughi e prigionieri. Uomini per lo più malati che vennero su questo territorio. E questo fu il grande contributo di ospitalità che questa terra seppe dare. È vero, in 7.000 persero la vita ma oltre 22.000 riuscirono a tornare alle loro famiglie”.
E il primo cittadino ha voluto presentare al Presidente Janos Ader un estratto della ricerca storica. “Siamo pronti a proseguire la ricerca con i vostri studiosi”, è stato l’auspicio di Antonio Diana. “A nome del governo ungherese – gli ha risposto il Presidente magiaro – vi daremo tutto l’aiuto necessario. Porterò il messaggio all’Accademia delle Scienze perché i nostri studiosi affrontino questa ricerca”.
A portare i saluti del governo italiano è stato il sottosegretario di Stato alla Difesa Domenico Rossi che ha sottolineato come con l’incontro di oggi si sia consolidato un cammino di unione. È stato invece Gianmario Demuro a portare i saluti del presidente della Regione Francesco Pigliaru e ha sottolineato la valenza del progetto “Commemorazioni di pace” portato avanti dal Comune di Stintino assieme ad altri enti. “È un’iniziativa di grande valore – ha detto l’assessore Demuro – per far conoscere alle giovani generazioni quello che è successo all’Asinara 100 anni fa. Un progetto di educazione alla pace che porterà sicuramente concreti risultati”.
Dopo l’inaugurazione al nuovo museo della Tonnara di Stintino della mostra storico-scientifica “Vita e morte dei prigionieri austro-ungarici sull’isola dell’Asinara, una crisi umanitaria”, nel primo pomeriggio sull’isola parco è stato inaugurato il monumento ai caduti ungheresi, installato vicino alla cappella austro-ungarica di Cala Reale. Sul parco quindi la visita è proseguita al cimitero al cimitero di Campo Faro, all’ossario di Campo Perdu quindi a Fornelli.
All’evento hanno partecipato anche i sindaci dell’area vasta, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, il prefetto di Sassari Giardina e le autorità civili, militari e religiose del territorio.
Al museo della Tonnara il ministro della Difesa ungherese, Istvan Simiscko, ha portato i saluti del suo governo. Sull’isola dell’Asinara, dopo i saluti del sindaco di Porto Torres Sean Wheeler e del presidente del Parco nazionale Antonio Diana, il monumento, progettato dall’ingegnere Fortunato Schiaffino e realizzato dall’artista Giuseppe Sanna, è stato benedetto dall’ordinario militare ungherese Laszlo Biro.