Si riporta di seguito l’articolo relativo al Convegno Dialogando – Crisi Umanitarie, servono dialogo e cooperazione – Pubblicato sul quotidiano La Nuova Sardegna.
A Stintino la seconda edizione di Dialogando. Tra gli ospiti Luigi Berlinguer. Gli esperti hanno parlato delle grandi migrazioni e del ruolo degli Stati europei.
SASSARI. Una politica europea unitaria per gestire il fenomeno della migrazione di massa di uomini, donne e bambini che fuggono verso l’Europa per sfuggire dalla miseria e dalla guerra. È la convinzione dei partecipanti al secondo edizione del convegno internazionale Dialogando, quest’anno dal titolo «Crisi umanitarie nel Mediterranei, conseguenze e risposte». Ieri, nella sala consiliare del Comune di Stintino, esperti, religiosi, politici e docenti universitari hanno analizzato il fenomeno dei grandi flussi migratori che stanno interessando il Mediterraneo.
Il convegno ha cercato di dare una visione più ampia di un fenomeno le cui soluzioni non possono essere relegate al solo ambito del Mediterraneo. E qui l’Italia non può agire da sola. «L’Europa, l’Italia e la sinistra devono fare i conti con questi eventi – ha detto Luigi Berlinguer, già ministro della Istruzione –. I governi europei sono impreparati. Devono rompere l’isolamento della roccaforte del benessere nella quale vivono e non ignorare più questa grande tragedia mondiale». Obiettivo è, allora, moltiplicare il dialogo per superare il divario tra povertà e ricchezza, tra ignoranza e istruzione in grado di generare anche il più temuto fenomeno, quello del terrorismo. «L’emergenza della Libia e della Siria – ha affermato l’ex ministro – sono casi che la diplomazia internazionale deve risolvere, altrimenti la malattia dilaga e si rafforzano le capacità di reclutamento». L’Italia allora non deve agire da sola. «Sono convinto che la crisi Europa c’è perché esistono Paesi potenti che ogni tanto vogliono fare da soli dimenticando che sono l’Europa», ha concluso.
Il Vecchio Continente, con i suoi 500 milioni di abitanti, rappresenta una vera e propria ricchezza. Ma deve agire in maniera unitaria, «con politiche di sviluppo più serie, con coerenti politiche commerciali, migratorie ed estere», ha aggiunto l’eurodeputata Elly Schlein.
Su quest’ultimo punto si è soffermato anche Hamze Jammoul, analista di relazioni internazionali, il quale ha fatto presente come «nel 2015 in Italia sono arrivati 170mila migranti che hanno attraversato il Mediterraneo e la Turchia. Solo 450 hanno presentato asilo in Italia, 28mila invece in Germania».
E se il dialogo deve essere il motore per la ricerca delle soluzioni, il sindaco di Stintino Antonio Diana ha fatto sapere che proprio nel paese costiero è in fase di studio la realizzazione di una scuola mediterranea per il dialogo interreligioso. «Si tratta – ha detto – di una vera e propria occasione di apertura e dialogo tra popoli nel segno della pace per tutte le religioni».
All’incontro, organizzato dall’associazione “Il Tempo della memoria” con il Comune di Stintino e il Mediterranean Gulf Forum, sono intervenuti anche Amer Al Sabaileh, segretario generale del Mediterranean Gulf Forum, Henri Malosse (Francia) già presidente e membro del Comitato economico e sociale europeo, Ali Alayed già ministro dell’Informazione e della comunicazione del governo di Giordania, Mariano Rabino parlamentare italiano e membro della commissione Affari Esteri.
Quindi ancora il presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti della